L'Alta Valle Cervo è chiamata anche la "Bürsch", ovvero in dialetto walser patria, casa. Un luogo ricco di magia, da scoprire passo dopo passo. Una valle incantata, frugale, a volte selvaggia. Un cammino che unisce le sue frazioni di pietra e legno, passando da faggete e castagneti, borghi solitari e paesaggi da favola. La Valle Cervo, nel Biellese, prende il nome dal torrente che la percorre, dividendola in due porzioni speculari, la banda veja e la banda soulia, l'una più ombrosa, l'altra soleggiata. L'Alta Valle Cervo ha una geografia mutevole, tra boschi, corsi d'acqua, rari, verdissimi prati e le montagne che la cingono. La sua storia è dura come la pietra locale, la sienite, un unicum geologico che, insieme alla canapa e all'allevamento di sussistenza, è la base dell'economia della valle. Da qui sono partiti per costruire il mondo i "valìt", scalpellini e muratori provetti, mentre donne forti gestivano il domestico e la prole. Oggi l'Alta Valle Cervo si può scoprire percorrendo il "Cammino che Unisce", frutto di una progettazione del GAL Montagne Biellesi, concertata con i Comuni dell'Alta Valle Cervo e finanziata da fondi europei. In collaborazione con Richiamo del Bosco. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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