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Qui, nel campo della sessualità, egli non terrà conto dell'inerzia, di questa forza erculea che lo trascina verso il basso, verso il pathos, verso la passione. Il sesso è il fulcro della Volontà. Nella sua oggettivazione corporea, è il polo opposto del cervello, che è il fulcro della conoscenza. Per Schopenhauer, il sesso disturba fatalmente la contemplazione pura e la conoscenza rinnega il sesso, ordinando: "Se il tuo occhio ti scandalizza, strappalo". In nessun altro modo, affermava Schopenhauer, potremmo salvarci dal compito, diremmo addirittura dallo Script che il ciclo sessuale della natura ci ha assegnato. Nessun oggetto della volontà può darci una soddisfazione definitiva, nemmeno il corpo del sesso opposto. Il desiderio soddisfatto assomiglia all'elemosina che si getta al mendicante e che serve solo a prolungare la sua miseria fino al giorno successivo.