La prima conferenza di revisione della Corte penale internazionale si è svolta a Kampala, in Uganda, e ha portato a modifiche epocali allo Statuto di Roma, ponendo così il crimine di aggressione al centro dell'attenzione del sistema di giustizia penale internazionale contemporaneo. L'Assemblea degli Stati parti ha adottato per consenso una risoluzione che introduce esclusivamente il compromesso definitorio raggiunto in merito al crimine di aggressione. Il compromesso di Kampala rappresenta il culmine di molti anni di negoziati multilaterali. Sebbene sia stato elogiato come un grande risultato, l'adozione degli emendamenti sull'aggressione ha generato una serie di questioni giuridiche sostanziali che meritano un attento esame. Alla luce del principio di complementarità, il compromesso ha il potenziale di ridurre il regime operativo della Corte in virtù delle due intese che sono state accluse al pacchetto sull'aggressione che guidano gli Stati a non incorporare il crimine nei loro codici nazionali. Questo contributo tenta di svelare in modo olistico, tra le altre cose, il principio di complementarità come potenziale ostacolo giurisdizionale valutato sullo sfondo del nuovo crimine di aggressione.
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