ll diavolo soffre, anche se la Chiesa di Roma non è d¿accordo. E una sua redenzione è possibile. Questo scrive Giovanni Papini (1881-1956) nel suo estremo Il diavolo (1953), dalla prosa asciutta e visionaria, riassumendo secoli di sapere e di ricerche, di eresie e di ortodossie. Ottantacinque «schede», tra streghe e testi sacri, tentazione e santità, un¿attenta disamina di letteratura, musica, arte antica e contemporanea, da Oriente a Occidente. Con questo libro Papini torna a far parlare clamorosamente di sé: suscita un putiferio di critiche, ne viene proposta la messa all¿Indice, ma ha anche estimatori fedeli (tra cui Mircea Eliade e Tommaso Landolfi). La sua lettura oggi è sorprendente per la forza della scrittura e per la visione complessa e sfaccettata di questo eclettico e strabiliante scrittore. Un classico del Novecento, tutto da riscoprire. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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