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Questa tesi esamina la fattibilità del diritto allo sviluppo - ius ad progressum - alla luce della sovranità statale in crisi, in particolare in Stati africani come la Repubblica Democratica del Congo. Sebbene il diritto internazionale sancisca formalmente questo diritto nella Dichiarazione del 1986 e in diversi strumenti delle Nazioni Unite, la sua attuazione rimane ampiamente compromessa quando la sovranità - la condizione per ogni autodeterminazione normativa - viene ridotta a una finzione giuridica (potestas inania).Analizzando il caso della RDC, un Paese ricco di risorse ma…mehr

Produktbeschreibung
Questa tesi esamina la fattibilità del diritto allo sviluppo - ius ad progressum - alla luce della sovranità statale in crisi, in particolare in Stati africani come la Repubblica Democratica del Congo. Sebbene il diritto internazionale sancisca formalmente questo diritto nella Dichiarazione del 1986 e in diversi strumenti delle Nazioni Unite, la sua attuazione rimane ampiamente compromessa quando la sovranità - la condizione per ogni autodeterminazione normativa - viene ridotta a una finzione giuridica (potestas inania).Analizzando il caso della RDC, un Paese ricco di risorse ma strutturalmente mantenuto nella dipendenza post-coloniale, il documento evidenzia il ruolo deleterio dei debiti illegittimi, dei programmi di aggiustamento imposti ex cathedra e delle relazioni di potere celate dietro l'apparente neutralità delle istituzioni internazionali.
Autorenporträt
Nato il 4 agosto 2001, Espoir Basima è un avvocato dei diritti umani e scrittore panafricanista. Ha studiato letteratura al Petit Séminaire de Musienene prima di studiare legge all'università ufficiale di Ruwenzori. È coautore di diverse opere, tra cui L'ethnie en droit congolais (L'etnia nel diritto congolese), in collaborazione con Mashauri Mashauri e altri.