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Il Premio Nobel Grazia Deledda ci fa sedere a tavola nella casa di due bambine la sera della Vigilia di Natale. Lia e Felle sono in trepidante attesa di un misterioso regalo mentre intorno a loro impazza la tradizione sarda del Natale, cose buone da mangiare, dolcetti a forma di cure e tutta l'emozione per la nascita di Gesù. Una famiglia di umili origini, la vita dei pastori sardi, tutta la potenza letteraria dell'unica scrittrice italiana ad aver vinto il Nobel. Pubblicato per la prima volta nel 1930, questo racconto senza tempo ci fa rivivere l'atmosfera, il calore e la magia della…mehr

Produktbeschreibung
Il Premio Nobel Grazia Deledda ci fa sedere a tavola nella casa di due bambine la sera della Vigilia di Natale. Lia e Felle sono in trepidante attesa di un misterioso regalo mentre intorno a loro impazza la tradizione sarda del Natale, cose buone da mangiare, dolcetti a forma di cure e tutta l'emozione per la nascita di Gesù. Una famiglia di umili origini, la vita dei pastori sardi, tutta la potenza letteraria dell'unica scrittrice italiana ad aver vinto il Nobel. Pubblicato per la prima volta nel 1930, questo racconto senza tempo ci fa rivivere l'atmosfera, il calore e la magia della festività più importante dell'anno. Questo volume fa parte della collana da "taschino" I fiammiferi, la biblioteca lillipuziana di Coppola editore. Grandi classici e chicche in piccolo formato da 6,5 cm x 13 cm. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.