Il labirinto di Putin inizia e finisce con l'omicidio del dissidente russo Alexander Litvinenko nel novembre 2006. Il giornalista Steve LeVine ci riporta al 1999, quando ci furono una serie di bizzarre morti di giornalisti, dissidenti e altri, ciascuna più incredibile dell'altra. Un assassinio in un ascensore. Un massacro in un musical. Una sparatoria per strada. Queste strane morti diventano una lente attraverso la quale iniziamo a vedere il prendere forma una nuova Russia. Il presidente Dmitri Medvedev e il primo ministro Vladimir Putin, vero depositario del potere nel Paese, con molta determinazione stanno lanciando una sfida all'Occidente. In una narrazione penetrante che racconta in dettaglio la vita e la morte di sei russi, LeVine ritrae la crescita di una "cultura della morte": dall'assassinio mirato dei nemici dello Stato alla indifferenza del Cremlino per la strage di innocenti ostaggi. Le interviste con i testimoni oculari, con le famiglie e gli amici di queste vittime rivelano come i Russi riescano a cavarsela nel loro cammino tra il rischio di violenza sempre presente e il pedaggio emotivo che questo dedalo mortale richiede alla gente comune. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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