Quella che raccontiamo è la vita rocambolesca e spericolata del narcos che ha dominato per trent'anni il traffico della cocaina tra l'Europa e il Sudamerica. Si chiama Raffaele Imperiale, che per ottenere sconti di pena ha consegnato allo Stato nel 2016 due quadri di Van Gogh e nel 2023 un'isola al largo di Dubai per poi pentirsi e cominciare a collaborare con la Giustizia. Ha fatto affari con i maggiori trafficanti del mondo, ha commerciato con le Farc boliviane e ha gestito una fabbrica di coca in Brasile: il giro di affari movimentato da lui e dai suoi soci è stato valutato dalla Dea più o meno 23 miliardi di dollari. In Campania è stato socio dei cosiddetti Scissionisti che, contrapponendosi ai Di Lauro, hanno dato vita alla faida di Scampia provocando in pochi mesi cinquanta morti e moltissime vittime innocenti. Poi ha collaborato con la Dea e con l'FBI, inscenando perfino un falso omicidio e ha tradito amici di nemici. Con il suo commercialista è riuscito a guadagnare vendendo denaro cash ai signori dell'illegalità: gli stessi soldi che inizialmente puzzavano di cocaina, poi hanno assunto il profumo dell'economia "legale". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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