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Negli ultimi decenni, l'Iran e Israele si sono sempre considerati rivali diretti nella regione, aumentando i rischi di destabilizzazione dell'area e portando a conflitti militari. Sebbene i due Stati non siano mai entrati in conflitto diretto e non vi siano controversie territoriali tra loro, il programma nucleare iraniano e il potenziale sviluppo di armi nucleari hanno acuito le tensioni tra i due Paesi. Anche se l'Iran sviluppasse la capacità di produrre armi nucleari, il loro utilizzo a fini offensivi sarebbe impensabile, dato l'equilibrio di forze a livello internazionale e nella regione.…mehr

Produktbeschreibung
Negli ultimi decenni, l'Iran e Israele si sono sempre considerati rivali diretti nella regione, aumentando i rischi di destabilizzazione dell'area e portando a conflitti militari. Sebbene i due Stati non siano mai entrati in conflitto diretto e non vi siano controversie territoriali tra loro, il programma nucleare iraniano e il potenziale sviluppo di armi nucleari hanno acuito le tensioni tra i due Paesi. Anche se l'Iran sviluppasse la capacità di produrre armi nucleari, il loro utilizzo a fini offensivi sarebbe impensabile, dato l'equilibrio di forze a livello internazionale e nella regione. Per dirla senza mezzi termini, l'Iran verrebbe probabilmente ridotto in mille pezzi se utilizzasse una bomba radioattiva. Qualsiasi capacità bellica verrebbe probabilmente sviluppata per scoraggiare belligeranti come gli Stati Uniti e Israele, poiché l'Iran non è in grado di scoraggiarli con mezzi convenzionali. Si sostiene inoltre che Israele difficilmente lancerebbe un attacco militare contro l'Iran, poiché quest'ultimo possiede la capacità militare di rispondere a un attacco militare israeliano. L'Iran reagirebbe incoraggiando i suoi proxy nella regione, in particolare Hezbollah e Hamas.
Autorenporträt
Beston Husen Arif erwarb 2010 seinen Bachelor-Abschluss in Politikwissenschaft an der Universität Sulaimani in der Region Kurdistan. Anschließend studierte er 2014 an der Universität Wollongong in Australien und erwarb dort seinen Master-Abschluss in Internationalen Studien. Derzeit ist er Assistenzdozent an der Universität Sulaimani.