'L'opera di Chiaromonte - afferma Raffaele Manica - sta nell'attitudine critica: nel vagliare, nel ragionare, nell'entrare in campi di forze contrastanti; poi magari in un andare seminato di dubbi ma con i punti cardinali sempre chiari. Non nel credere e basta, ciecamente, coprendo gli occhi alle evidenze.' Figura di spicco tra gli intellettuali europei del Novecento, Chiaromonte è stato amico e corrispondente di illustri personaggi come Ignazio Silone, Hannah Arendt e Albert Camus. Dopo aver combattuto contro le armate franchiste in Spagna sotto la guida di André Malraux, nel Dopoguerra sviluppò un proprio pensiero anticomunista, e antitotalitario, di matrice utopica e partecipò costantemente al dibattito culturale e politico collaborando con le principali testate italiane e straniere. Il tarlo della coscienza - che ripensa e amplia, anche alla luce dell'edizione americana, l'omonima raccolta ideata dalla vedova dell'autore - illumina esemplarmente l'avventura intellettuale di Chiaromonte, e ne offre un inedito ritratto costruito attraverso una ricca successione di saggi che, nello spaziare dal teatro alla letteratura, alla filosofia, all'etica e alla politica, sempre sanno coniugare l'attenzione per il dettaglio e lo sguardo complessivo, l'individuale e l'universale. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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