"Il tesoro di Donnina" è un romanzo che esplora le vite di diversi personaggi, intrecciando le loro storie in un contesto di introspezione e umanità. La narrazione si apre con una descrizione vivida di un manicomio a Milano, dove i pazienti, nonostante le loro condizioni, trovano momenti di gioia e connessione durante le festività natalizie. Tra di loro spiccano figure come il professore Rigoli, che con il suo spirito caustico e le sue teorie stravaganti, e Paoluccio, un anziano che si comporta come un bambino. La storia si sposta poi nella casa del dottor Parenti, un medico del manicomio, e…mehr
"Il tesoro di Donnina" è un romanzo che esplora le vite di diversi personaggi, intrecciando le loro storie in un contesto di introspezione e umanità. La narrazione si apre con una descrizione vivida di un manicomio a Milano, dove i pazienti, nonostante le loro condizioni, trovano momenti di gioia e connessione durante le festività natalizie. Tra di loro spiccano figure come il professore Rigoli, che con il suo spirito caustico e le sue teorie stravaganti, e Paoluccio, un anziano che si comporta come un bambino. La storia si sposta poi nella casa del dottor Parenti, un medico del manicomio, e di sua figlia Olimpia, la cui presenza porta luce e calore nella vita del padre e dei pazienti. Tuttavia, il dottor Parenti è preoccupato per il suo amico Fulgenzio, il direttore del manicomio, che si tormenta per il comportamento distante e ingrato del figlio adottivo Mario. La narrazione si sposta infine nel piccolo villaggio di A..., dove il maestro Ciro Neri e sua moglie Teresa vivono una vita semplice ma piena di affetto. La loro figlia adottiva, Donnina, è una giovane donna di grande bellezza e serenità, ma anche lei nasconde una mestizia che preoccupa i suoi genitori adottivi. Attraverso questi personaggi, il romanzo esplora temi di amore, gratitudine, e il desiderio di connessione umana, offrendo uno sguardo profondo e toccante sulla condizione umana.
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Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.
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