Sembra incredibile, ma fino al 1981, in Svizzera, i bambini potevano essere strappati alla famiglia solo perché figli illegittimi: rinchiusi in istituto, vi rimanevano per anni. Sergio Devecchi è uno di loro e in questo libro racconta la propria storia: l'infanzia rubata, gli anni di internamento e, infine, il riscatto sociale e una svolta inattesa: il ritorno in istituto - questa volta, però, nei panni di direttore. Per decenni e fino a tempi recenti, la Svizzera ha sottoposto a «misure coercitive a scopo assistenziale» decine - forse centinaia - di migliaia di persone. Tra queste, bambini collocati in istituto o dati in adozione senza il consenso dei genitori, emarginati rinchiusi in strutture a regime carcerario senza regolare processo, donne sottoposte a sterilizzazioni coatte. Solo di recente la Svizzera - che ospita il Consiglio per i diritti umani dell'ONU - ha riconosciuto la gravità di questi atti che fino al 1981 hanno segnato la vita di tantissime persone, e ha avviato un serio processo di «riparazione» nei confronti delle vittime.
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