Negli ultimi anni, l'Intelligenza artificiale ha visto uno sviluppo esponenziale del suo utilizzo in ogni settore, ponendo nuove tematiche e nuove problematiche. È importante analizzare l'impatto delle nuove tecnologie sulla vita quotidiana e il mondo del lavoro. Il quadro normativo è tuttora in fase di evoluzione, perché i paradigmi tecnologici cambiano continuamente, mettendo in risalto le potenzialità e i rischi del loro utilizzo. In questo contesto, un approccio etico appare inevitabile: è necessario definire i contorni tecnologici e normativi di una cultura antropometrica, che garantisca all'uomo il controllo e infine le decisioni, affinché egli stesso non sia succube dell'Intelligenza artificiale che si fonda su una quantità di dati non sempre controllabile, frutto di un complesso algoritmo di autoapprendimento. L'impiego dell'Ia può e deve essere una grande opportunità, utile allo sviluppo di nuove e più gratificanti forme di lavoro, così da armonizzare la quantità e la qualità del lavoro del singolo individuo. La pubblica amministrazione e le organizzazioni collettive devono essere il fulcro intorno al quale le aziende possono trovare il giusto equilibrio tra l'efficienza, la redditività e il rispetto della dignità della persona, per realizzare uno scenario futuro in cui l'Intelligenza artificiale sia lo strumento di un benessere collettivo e di un'evoluzione culturale che sta già generando nuove professionalità e nuove occasioni di lavoro. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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