Il lavoro è dedicato a Clea, una donna colta e intelligente, sacerdotessa di Delfi, ai quali Plutarco aveva dedicato anche il suo De mulierum virtutibus. Si tratta, senza dubbio, di un'opera nata dalle discussioni con Clea in materia di religione e sull'atteggiamento giusto con cui avvicinarvisi. Partendo dall'atteggiamento con cui accostarsi al dio da uomini saggi, Plutarco passa a trattare di Iside che, secondo lui, è 'dea eletta per sapienza e amante di sapienza', cui è avverso Tifone, mostro e simbolo di malvagità. Su questo sfondo, Plutarco racconta a lungo i costumi del sacerdozio egizio, del quale Plutarco descrive abiti, usi, riti, regole di vita, collocandolo sempre, alla maniera greca, in una luce di razionalità. I capitoli 12-76, invece, sono dedicati all'esposizione allegorica del mito di amore e rinascita rappresentato, appunto, da Iside e suo marito Osiride. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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