"Sospesa come già in suoi precedenti lavori tra narrazione e accensioni liriche, Asia Vaudo prosegue la ricerca di una voce propria. Un libro dove senza pudore e senza maschere la vita si offre nel suo buio e nel suo canto. Dove senso e aspirazione dell'altezza sono legati a una ossessione per lo splendore e il dolore della carne. Non ci sarebbe questa poesia senza il continuo doppio trauma dello slancio al cielo e dell'accettazione di sé. Certo, va in scena un teatro ricco di occasioni, incontri, seduzioni, disincanti, ma quel che rintocca e torna come arpeggio di fondo - per stare al titolo evocativo - è musica continua dei sensi e dello spirito. La voce della Vaudo è figlia della tensione e della inquietudine e ciò rende più autentiche le distensioni -oggi cosi rare nella poesia - della gratitudine quando non dell'inno. E non importa se di tale gratitudine è occasione una grande o minima cosa, un incontro eccezionale o una fugace concomitanza: è comunque della sua materia che sono fatte le corde di questa voce. La gratitudine è di certo inattuale, ma lega questa alle più arcaiche forme di poesia che sappiamo essere forme di lode, inno... Perdendo tale legame, molta poesia odierna si riduce a cronaca sentimentale. Questa no, arde, e suona la sua arpa segreta." (Davide Rondoni). Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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