"È difficile condensare in poche righe un libro così ben articolato che affronta un argomento alquanto spinoso riguardante tutti gli artisti e le artiste che hanno ruotato intorno all'enigmatica figura di d'Annunzio; da tener anche conto che gli autori sono cinque insigni ed eruditi grafologi, i quali, uniti da vincoli di amicizia e da un interesse comune, si sono cimentati in un tema alquanto complesso. Il primo intervento è di Andrea Di Luzio, presidente dell'Associazione Grafologica Italiana Abruzzo-Molise, il quale ha tracciato con dovizia di particolari le nuove prospettive della moderna grafologia, che, tramite l'informatizzazione, è sempre più protesa verso la ricerca della verità. Maurizio Biondi, che ha spiegato il significato dell'immagine, del simbolo e del segno in d'Annunzio, ha anche dato un notevole contributo grafologico alla critica dannunziana. Daniela Peca, oltre al prodigio dell'anima e della poesia nel gesto pittorico, ha tracciato le figure dei pittori Michetti e Paloscia inseriti in un contesto grafologico. La grecista e latinista Alessandra Scorcia, che ha sempre avuto un particolare interesse per le biografie, non si è smentita e si è occupata di tre personaggi che hanno ruotato nell'orbita dannunziana: Sartorio, de Chirico e Pirandello. Elsa Abrugiato, infine, ha saputo ben mettere in evidenza l'inquietudine e la spregiudicatezza di Romaine Brooks e di Tamara de Lempicka nell'arte della pittura e della scrittura grafologica. Il libro è preceduto dall'ottima prefazione di Paola Sorge, biografa dannunziana con la quale ho avuto un'ottima amicizia, specialmente nel passato." (Franco Di Tizio)
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