Un reportage non è una guida turistica. È un racconto, personale e soggettivo, di quello che s'è visto e sentito durante un viaggio in un luogo più o meno lontano. Visto con i propri occhi e, soprattutto, percepito con la propria sensibilità. E dunque, una raccolta di esperienze, immagini, ricordi. Se questo libro ha un'ambizione, è quella di far conoscere il Portogallo a chi ancora non lo conosce o di farlo riscoprire a chi già lo conosce. E perciò, di raccontarlo come l'autore l'ha vissuto e visitato per dieci anni, da Lisbona a Porto, da Fatima all'Algarve, da Madeira alle Isole Azzorre. La "scoperta" di questo Paese è un itinerario dell'anima che può coinvolgere chi lo percorre, con le proprie curiosità, le proprie sensazioni e i propri sentimenti. Un avamposto all'Estremo Occidente dell'Europa, da dove si può osservare con uguale distacco il Vecchio Continente e il Nuovo Mondo fra antichità e modernità. Per cercare di capire, magari, dove va l'uno e dove va l'altro. Lisbona e il Portogallo ti rimangono "dentro" come una memoria di vita, a cavallo fra passato e futuro. Un deposito intellettuale di storie, persone, figure, musei e monumenti. E anche di letture, di suoni, di musica. Di odori e sapori. Ma, prima e al di sopra di tutto, c'è il mare. Un mare grande come l'oceano Atlantico che può dividere o collegare, allontanando o avvicinando le due sponde. Ed è proprio da queste coste che, per noi europei, comincia il mare. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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