La filosofia sperimentale rappresenta uno sviluppo della fenomenologia sperimentale reso obbligato dall'imporsi di un fattore di-mostrativo "intravisibile" insito nel "visibile", ma da questo anche "nascosto" fino al punto da renderlo "invisibile" non per se stesso, ma in quanto "non-visto". Ci sono però degli indici che possono farne intravedere la funzione di-mostrativa diversa da quella logico-linguistica perché essenzialmente visiva. Un approccio metodologico idoneo a coglierla è costituito dagli esperimenti mentali, come quelli, in campo filosofico, dei paradossi cinematici di Zenone e, in campo scientifico, le "visualizzazioni" elaborate da Einstein nella teoria della relatività ristretta. La loro efficacia risulta però compromessa dal condizionamento delle corrispettive teorie. Le "visivazioni" proposte in alternativa evidenziano come una sperimentazione completamente visiva faccia conoscere, oltre ai significati dei fenomeni, i loro reali "riferiti", visti e non solo pensati teoricamente o calcolati matematicamente. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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