Michael Seifert è un uomo come tanti. Ha lavorato una vita, ha un famiglia, frequenta la parrocchia. Eppure, alla fine degli anni '90, riceve all'indirizzo di casa sua, a Vancouver, un avviso di garanzia: il tribunale militare di Verona ha aperto un fascicolo su di lui. Gli sono contestati fatti molto gravi - trattamenti inumani e degradanti, uccisioni - avvenuti a cavallo tra il 1944 e il 1945 nel lager di Bolzano. Dove sorgeva il lager sono state costruite delle palazzine negli anni '60, forse per dimenticare una storia troppo dolorosa. Eppure, sessant'anni dopo, un procuratore riapre il caso, fino alla condanna di quello che fu chiamato "il boia di Bolzano". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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