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"La chiesa della solitudine" di Grazia Deledda narra la storia di Maria Concezione, una donna che, dopo aver subito una grave operazione, ritorna al suo villaggio natale in Sardegna. La protagonista, segnata fisicamente e psicologicamente, si trova a riflettere sulla sua vita e sul suo futuro. Il romanzo esplora temi di solitudine, malattia e resilienza, mentre Maria Concezione cerca di trovare un nuovo equilibrio nella sua esistenza. Al suo ritorno, viene accolta dalla madre e da un ambiente familiare che, sebbene immutato, appare diverso ai suoi occhi. La sua relazione con Aroldo, un giovane…mehr

Produktbeschreibung
"La chiesa della solitudine" di Grazia Deledda narra la storia di Maria Concezione, una donna che, dopo aver subito una grave operazione, ritorna al suo villaggio natale in Sardegna. La protagonista, segnata fisicamente e psicologicamente, si trova a riflettere sulla sua vita e sul suo futuro. Il romanzo esplora temi di solitudine, malattia e resilienza, mentre Maria Concezione cerca di trovare un nuovo equilibrio nella sua esistenza. Al suo ritorno, viene accolta dalla madre e da un ambiente familiare che, sebbene immutato, appare diverso ai suoi occhi. La sua relazione con Aroldo, un giovane forestiero innamorato di lei, è messa alla prova dalle sue condizioni di salute e dalle differenze culturali e sociali. Aroldo, che lavora alla costruzione di una strada, sogna di emigrare in America per cercare fortuna, ma desidera che Maria Concezione lo aspetti. Tuttavia, la protagonista, consapevole della sua fragilità, si sente incapace di promettere un futuro insieme. La narrazione è arricchita da personaggi secondari come Felice Giordano, un vecchio amico di famiglia, che rappresenta le tradizioni e le aspettative sociali del villaggio. La storia si sviluppa in un contesto rurale, dove la natura e la religione giocano un ruolo fondamentale nel riflettere lo stato d'animo dei personaggi. Deledda, con la sua prosa evocativa, dipinge un quadro vivido della Sardegna degli anni '30, esplorando le dinamiche familiari e le lotte interiori di una donna che cerca di trovare la sua strada in un mondo che sembra offrirle poche possibilità.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.