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L'evoluzione della politica estera cinese sulla questione del Darfur è stata principalmente guidata dalle considerazioni a lungo termine della Cina sugli interessi economici e politici in Sudan e in Africa, con l'importante contributo di altri fattori come la pressione dell'Occidente e la sensibilità senza precedenti della Cina alle critiche internazionali sotto forma della campagna contro le Olimpiadi del genocidio. La crisi del Darfur è considerata un caso di studio delle sfide della politica estera cinese in Africa: il conflitto ha politicizzato e internazionalizzato le contraddizioni delle…mehr

Produktbeschreibung
L'evoluzione della politica estera cinese sulla questione del Darfur è stata principalmente guidata dalle considerazioni a lungo termine della Cina sugli interessi economici e politici in Sudan e in Africa, con l'importante contributo di altri fattori come la pressione dell'Occidente e la sensibilità senza precedenti della Cina alle critiche internazionali sotto forma della campagna contro le Olimpiadi del genocidio. La crisi del Darfur è considerata un caso di studio delle sfide della politica estera cinese in Africa: il conflitto ha politicizzato e internazionalizzato le contraddizioni delle relazioni Cina-Sudan, richiamando l'attenzione della comunità internazionale su una delle relazioni bilaterali più controverse della Cina in Africa. Come tale, il conflitto nel Darfur esemplifica la tensione tra la vecchia retorica cinese di non interferenza e sovranità assoluta dello Stato e il suo obiettivo a lungo termine di essere considerato un attore internazionale responsabile. Un'analisi delle reali ragioni che guidano i cambiamenti della politica estera cinese sulla questione del Darfur rivela una prevalenza degli interessi materiali a lungo termine della Cina in Sudan e più in generale in Africa.
Autorenporträt
Silvia scopre la sua passione per la Cina nel 2006, quando si reca a Pechino. Dopo la laurea in Gestione interculturale, Silvia sviluppa un progetto di ricerca sulle relazioni internazionali della Cina presso il Ministero degli Affari Esteri italiano, a Roma. Nel 2008 si trasferisce a Londra per completare gli studi alla SOAS, con una tesi sulle relazioni tra Cina e Africa.