Nonostante l¿epoca drammatica in cui vive, Gustav Landauer, raffinato intellettuale ebreo-tedesco attivo nel movimento socialista e anarchico a cavallo tra Ottocento e Novecento, è fermamente convinto che un altro mondo è non solo necessario ma anche possibile nell¿immediato. Così innesta nel suo pensiero politico elementi «eretici » che gli consentono di elaborare una visione originale del mutamento sociale. La rivoluzione non è più vista come un atto, ma come un processo al cui centro pone l¿individuo comunitario, ovvero l¿individuo impensabile come singolarità in quanto frutto delle sue relazioni con gli altri. Ed è appunto intorno al concetto di comunità solidale, molto simile a quella di Martin Buber, cui lo lega una profonda amicizia, che costruisce la sua visione di un¿anarchia del qui e ora. Una concezione controcorrente, tragicamente interrotta dal suo assassinio, che a oltre cento anni di distanza si conferma quanto mai attuale e innovativa. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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