Nell¿era contemporanea, la crisi della democrazia investe non solo le forme ma la concezione stessa della sovranità popolare. Mentre la pressione del mercato neoliberista genera antipolitica, i populismi irrompono nelle competizioni elettorali e nelle istituzioni statali. La democrazia è così privata del suo significato e ridotta a un concetto cavo. Occorre ridefinirla, rompendo le gabbie interpretative nelle quali è stata imprigionata, oltre la parità basata sul principio monetario e l¿uguaglianza retorica. Occorre volgere di nuovo lo sguardo alla città, quale matrice di un nuovo federalismo e forza civilizzatrice dell¿economia. L¿autrice, rileggendo il pensiero di Judith Butler e Hannah Arendt, teorizza una democrazia dei corpi, un¿alleanza tra coloro che, vivendo ai margini, convergono verso lo spazio e l¿istante della protesta, reclamando, in coro, il diritto alla rivoluzione. Prefazione di Giacomo Marramao. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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