Copiare dipinti e sculture fu una delle attività maggiormente diffuse di quell'industria del ricordo sviluppatasi in Italia durante il Grand Tour tra la fine del Seicento e gli inizi dell'Ottocento. Il fenomeno è qui indagato attraverso ricerche innovative e complementari di studiosi e giovani ricercatori che, partendo dall'analisi dei permessi richiesti dagli artisti per accedere alle più importanti collezioni Granducali di Firenze e a quelle Reali di Napoli, tracciano una storia dagli echi più ampi, mettono a fuoco i problemi relativi alla funzione didattica della copia e della sua produzione e, al tempo stesso, permettono di analizzare sia i risvolti più squisitamente economici sia quelli degli scambi artistici tra diverse culture. Si delinea così una inedita storia del gusto e, più latamente, della percezione dell'arte rinascimentale e barocca in Europa e negli Stati Uniti, dove sorsero vere e proprie repliche dei musei del vecchio continente. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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