Nel 1914 Marc Bloch va in guerra e, dopo quattro anni memorabili e tremendi, ne uscirà con la consapevolezza del proprio mestiere di storico. Nei "Ricordi di guerra 1914-1915" è proprio lo storico a impugnare la penna. Come il Fabrizio della "Certosa di Parma" di Stendhal a Waterloo, così Bloch nella battaglia della Marna si ritrova protagonista di un evento grandissimo, di cui non riesce a dominare che un microscopico frammento. Ma la sua testimonianza può diventare generale proprio perché l'autore ha scelto di non dire niente che non abbia personalmente vissuto. L'esperienza individuale della guerra viene ripensata da Bloch nelle "Riflessioni", all'interno di un ragionamento sulla critica delle testimonianze e sull'opposizione tra verità ed errore. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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