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Dalla fine della guerra fredda, il terrorismo basato sulla religione ha assunto un ruolo di primo piano come ostacolo alla pace mondiale. Gran parte della nostra attenzione si è concentrata sull'Islam e sul Medio Oriente. Così facendo, la violenza che non ha un'identità islamica o che non ha un impatto internazionale immediato viene ignorata. Questo libro esamina due insurrezioni basate sulla fede in Uganda, una islamista e l'altra localizzata nel cristianesimo. Attraverso il confronto, l'autore mostra che tutte le religioni possono essere manipolate dalle élite per attività violente. Inoltre…mehr

Produktbeschreibung
Dalla fine della guerra fredda, il terrorismo basato sulla religione ha assunto un ruolo di primo piano come ostacolo alla pace mondiale. Gran parte della nostra attenzione si è concentrata sull'Islam e sul Medio Oriente. Così facendo, la violenza che non ha un'identità islamica o che non ha un impatto internazionale immediato viene ignorata. Questo libro esamina due insurrezioni basate sulla fede in Uganda, una islamista e l'altra localizzata nel cristianesimo. Attraverso il confronto, l'autore mostra che tutte le religioni possono essere manipolate dalle élite per attività violente. Inoltre l'autore mostra che le identità, gli obiettivi e i metodi delle insurrezioni basate sulla fede continuano a cambiare a seconda della situazione. Interventi significativi richiedono quindi una comprensione dell'unicità della società in questione e della fase in cui la violenza è arrivata.
Autorenporträt
Der Autor ist Dozent für Politikwissenschaft mit Schwerpunkt auf interreligiösem Dialog und Friedensforschung. Derzeit arbeitet er im kriegszerrütteten Süd- und Zentralsomalia. Er hat mehrere Artikel über kulturellen Pluralismus und religiös motivierte Gewalt verfasst. Sein nächstes Werk "Somalia civil war: between clanism and Islamism" wird in Kürze erscheinen.