Dopo l¿invasione dell¿Ucraina migliaia di russi sono fuggiti dal proprio Paese per paura di arresti, repressioni e mobilitazioni militari. Si sono sparpagliati ovunque: Erevan, Istanbul, Tel Aviv, Riga, Vienna, e persino Sri Lanka e Città del Capo; ma in Georgia, a fronte di poco meno di quattro milioni di abitanti, in alcune settimane se ne sono riversati oltre trentamila, soprattutto tra quelli presi di mira dal governo. A Tbilisi, Zoja Svetova li ha intervistati raccogliendone le testimonianze. Il quadro che emerge è quello di un Paese non più democratico, dove il metodico smantellamento dello stato di diritto e del sistema giudiziario dell¿era Putin, che oggi ha messo in fuga la ¿quinta colonnä, ha prodotto negli anni innumerevoli casi di persone innocenti finite in carcere per crimini altrui. Anche del loro dolore Zoja Svetova si è fatta cassa di risonanza per denunciare l¿ingiustizia e la crudeltà di un sistema corrotto. Con un¿intervista di Roberto Saviano. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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