Jobremus Bojeffries è come tanti altri padri: cerca di mantenere la serenità in una casa abitata da due figli (Ginda e Reth), dagli zii Raoul e Festus, da un bebé e dall'anziano nonno Podlasp. Poco conta che uno sia un lupo mannaro, uno un vampiro, che il nonno sia agli ultimi stadi della materia organica e che il neonato produca abbastanza energia termonucleare da alimentare l'Inghilterra e il Galles... In effetti non sono una famiglia normale, ma questo non è un libro normale. Ci sono storie realizzate in diversi decenni, un intero capitolo scritto in forma di operetta, un episodio di Natale e una storia tutta nuova di ventiquattro pagine che porta i Bojeffries fino al presente. In ogni pagina splende l'anarchica creatività degli autori: l'affettuosa e profonda comprensione di Alan Moore per la natura umana (e la cultura British) dà un'aura di disperata gravitas ai personaggi, che i disegni dettagliatissimi di Steve Parkhouse rendono memorabilmente reali. Qui c'è tutto, indisciplinato, imperfetto, raffazzonato e sempre sull'orlo del collasso. Come la stessa Gran Bretagna. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.				
				
				
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