Questo libro si addentra nel cuore della più grande sfida etico-pastorale che la Chiesa contemporanea si trova ad affrontare: la questione della benedizione delle coppie omosessuali e irregolari. L'analisi prende spunto dal dibattito infuocato generato dalla Dichiarazione Fiducia supplicans e si focalizza sulla posizione ipotetica di un nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, erede di una complessa tensione tra Fede immutabile e misericordia pastorale. La tesi centrale del volume non è trovare una via di mezzo, ma riscoprire il principio cristiano che esige di tenere insieme la Verità e la Carità. L'Amore di Dio, fonte di ogni legge (come nel motto agostiniano "Ama e fa' ciò che vuoi"), non può essere negato a nessuno, ma proprio perché autentico, non può ratificare l'errore. La Chiesa si trova oggi nella stessa situazione di Cristo di fronte all'adultera: come assolvere il peccatore senza dispensarlo dalla legge? La soluzione di Cristo - Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più - diventa la chiave per risolvere il dilemma della benedizione. Il libro analizza oggettivamente perché l'omosessualità, secondo la Rivelazione Biblica (Genesi 1,26¿31; 2,24), l'Insegnamento della Chiesa e la Legge Naturale, è considerata una manifestazione della natura umana deformata dal peccato e, in termini radicali, una possibile infiltrazione del Maligno che mira a confondere l'Ordine della Creazione. Tuttavia, questa ferma presa di posizione dottrinale non si traduce in condanna della persona, ma in un urgente appello alla conversione e in un'offerta di sostegno spirituale. Il volume critica la confusione pastorale generata dall'ambiguità del Fiducia supplicans, che, pur autorizzando la benedizione, la relega a un gesto non rituale, dando l'impressione di una semi-clandestinità. Per uscire da questo paradosso, si propone una soluzione innovativa e trasparente: l'istituzione di un Rito di Benedizione Ufficiale, ma non Sacramentale. Questo rito, dettagliatamente illustrato, è concepito per essere pubblico, chiaro e focalizzato esclusivamente sulla persona (e non sull'unione), invocando su di essa la grazia per la liberazione dal peccato e la perseveranza nel cammino di santità. Attraverso una comunicazione ufficiale ai fedeli, il Rito deve esplicitare che la benedizione è un atto di carità che non conferma lo status morale, ma è un'arma spirituale che chiama alla conformità con la Volontà di Dio. Il libro è un invito al lettore a comprendere che la sfida del Papa non è una battaglia ideologica, ma un dovere di salvare le anime, dimostrando che, come Cristo, la Chiesa ha la forza e la saggezza per trovare il giusto equilibrio per non condannare e non dispensare, mantenendo la rotta verso la Verità eterna.
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