La rapida ascesa della popolarità delle piattaforme di social media come Facebook, Twitter e LinkedIn ha davvero cambiato quasi ogni aspetto della vita quotidiana delle persone. A questo proposito, il posto di lavoro non fa eccezione e l'uso dei social media in ufficio ha sollevato una serie di questioni legali, trasformando questo ambito in un vero e proprio campo minato giuridico. Questo libro analizza innanzitutto le questioni relative alla protezione dei dati e alla privacy legate alla verifica dei social media effettuata durante il processo di reclutamento. Lo studio analizza poi le ripercussioni dei social media derivanti dal loro utilizzo sul posto di lavoro, includendo una discussione sul monitoraggio dell'uso di Internet da parte dei dipendenti durante l'orario di lavoro. Il libro procede inoltre a valutare i casi in cui il comportamento dei dipendenti sui social media può comportare una responsabilità vicaria per il datore di lavoro, con particolare attenzione ai casi di diffamazione e molestie sessuali. L'autore valuta anche il quadro giuridico vago che regola la controversa proprietà degli account e dei contatti sui social media. Infine, questa tesi conduce anche uno studio sui principi applicabili in caso di licenziamento ingiusto in relazione ai social media, nonché sulle considerazioni relative ai diritti umani che dovrebbero essere tenute presenti.
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