'[...] Nessuno pecca nel fare ciò che non può evitare. Nel mangiare, il piacere si mescola all'esigenza naturale e non si può distinguere tra il piacere e le esigenze naturali'. Con questa citazione di Tommaso d'Aquino, Maria Elisabetta Guerzoni Zanardi, inizia la sua ricerca verso una risposta riguardante un tema a lungo dibattuto, e cioè se la gola, uno dei sette peccati capitali, sia un sentimento che esprime il piacere onesto oppure un termine collegato all'ingordigia. Attraverso un'analisi di eventi storici e culturali, la creatività e i nostri sensi, capiamo la complessità del tema e proviamo a mettere su una bilancia i benefici e i danni generati dal perseguimento dei desideri associati al vizio della gola. Questo libro, corredato da una serie di illustrazioni a colori di Pei An, cerca di togliere ogni confusione verso i vizi del piacere e della gola 'rintracciando alcune di quelle conquiste, o virtù, che creature imperfette e deboli come noi hanno raggiunto perseguendo per millenni i loro desideri, la loro golosità e talvolta avidità'. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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