Un ragazzo cresciuto tra Recco Sori e Camogli sogna la gloria sportiva. Da queste parti lo sport è la pallanuoto, perché fin da piccolo incontri campioni olimpici al bar, in spiaggia, in piscina. Quel ragazzo si allena come un matto e diventa un buon giocatore, ma non il campione che avrebbe voluto essere. Poi diventa un ottimo allenatore, ma non l'allenatore che sognava di portare l'Italia alle Olimpiadi. E allora rivoluziona la sua vita. Si rimette a studiare, diventa insegnante di educazione fisica e poi osteopata. Si mette alla prova come educatore anche con le sue figlie. Ma tant'è, non si accontenta ancora, non può allontanarsi dalla piscina e così a 44 anni diventa arbitro di pallanuoto. Tutto questo Alessandro Cavallini lo scrive, di getto, come una cascata, nei duri mesi in cui il Covid19 lo costringe a fermarsi: rivede i propri errori, le speranze, i lutti, gli amici, le liti, la sua intera vita e ce la restituisce con rara onestà. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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