Di fronte agli eventi innescati dalla geo-politica e alle crisi in atto, si rinnova il valore della corretta informazione e dell'equilibrio fra realtà e rappresentazione, nell'interesse sia di chi esercita la professione giornalistica sia di chi si fa garante della vita collettiva e lavora per il bene comune. Nasce da qui l'esigenza di riflettere sull'importanza di parole e linguaggi che sappiano entrare nel cuore dei problemi di tutti e di ciascuno con responsabilità, al fine di contrastare la fragilità generata dalla malattia e da altre forme di sofferenza o marginalità. Le scelte dell'informazione per questi temi e per questi obiettivi sono quelle in grado di risvegliare dal torpore, di aiutare a pensare e a rifiutare i luoghi comuni, di raccontare il disagio con rispetto e senza generare allarmismi, anche nelle continue emergenze che attraversano il mondo. Il volume raccoglie riflessioni e testimonianze condivise in occasione del conferimento del Premio giornalistico per la comunicazione sociale "Alessandra Bisceglia". Come restituiscono i diversi contributi, le parole giuste sono quelle che vanno nella direzione dell'autenticità che supera i pregiudizi e si fa strumento di un'informazione in grado di raccogliere le istanze della comunicazione sociale e di interrompere la spirale della paura. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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