Un fantomatico e truffaldino editore, Stelvio La Faina, vorrebbe spacciare per autentici alcuni clamorosi inediti: quattro dialoghi sull'amore e sul sesso di Leopardi; "I Malavoglia" composti da Proust; Ungaretti, Marinetti e Saba ispirati dalla pandemia; il "Dolce Stil Novo" visto da Beatrice; "L'infinito" nella versione di Montale... e così via. Tra una sfuriata e l'altra della sua segretaria-vittima, si profila attraverso le sue stesse parole il vero volto di questa incredibile faccia di bronzo. Stefano Tonietto, da studioso e raffinato uomo di lettere quale è, non dovrebbe assecondare questa folle impresa, e invece non resiste alla tentazione di allestire una paradossale "antologia mista" di spudorate, esilaranti falsificazioni delle opere di grandi autori, come fossero vere! Da Rabelais a Jacopo da Lentini, Baudelaire, Poe, Gozzano, Manzoni... Un pastiche impertinente e colto, una parodia romanzata della storia della letteratura. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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