Non sono pochi gli interrogativi intorno a questo libro biblico che si presenta più come un trattato che non come una lettera, secondo i canoni classici delle lettere apostoliche; gli studiosi si sono interrogati sull'autore di questo testo, certamente un ebreo-cristiano di profonda cultura, sensibilità letteraria e grande impegno pastorale, tanto da essere stato attribuito a Paolo. Anche l'individuazione dei destinatari di questo scritto ha fatto discutere gli studiosi, ma al di là di questi dibattiti ancora aperti, resta la grandezza di un documento che offre un robusto contributo teologico alla riflessione sul sacerdozio e sulla mediazione salvifica di Cristo.
Cenerentola da vecchia data, la Lettera agli Ebrei va ricuperando il terreno che le compete da sempre. Ma è poi proprio una Lettera? O una omelia? E non potrebbe essere un libro? E perché no, un trattato? Un enigma. E chi è l¿autore? Un rètore? Uno storico? Un esperto cultore del culto al tempio? Certo, un ebreo-cristiano di alto profilo, profonda cultura, sensibilità letteraria, calorosa spiritualità, un pastore attento e preoccupato. Ma chi è? Forse Paolo, Luca, Barnaba di Cipro. E non potrebbe essere Apollo? O continua a tenere campo la risposta di Origene: «Dio solo lo sa»? Un altro enigma. E a chi è indirizzato tale documento: agli ebrei in Gerusalemme, alla nazione ebraica in diaspora, alle comunità ebraiche in Alessandria? A sacerdoti del tempio, divenuti cristiani, ora in ripensamento? O alle comunità in Roma e dintorni, dislocate fino a Pozzuoli, via Ostia? Altro enigma. Una cosa è sicura: la Lettera agli Ebrei ha saputo attendere il suo tempo. Dopo duemila anni di difficile accettazione, è oggi scoccata la sua ora. Si fa sempre più strada la persuasione che il profilo di Gesù il Cristo con Ebrei si arricchisca di nuovi aspetti. L¿intreccio tra linguaggio specifico, immagini eloquenti, storia biblica, storia sociopolitica, paradossi, e gli scopi dimostrativi e persuasivi (retorici), catechetici ed omiletica che sottostanno compone il quadro di Ebrei, come accorato appello a vivere da pellegrini di Dio. Ebrei arricchisce il pensiero cristiano e il dialogo interreligioso, in particolare ebraico-cristiano. Commento di C. Marcheselli. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
Cenerentola da vecchia data, la Lettera agli Ebrei va ricuperando il terreno che le compete da sempre. Ma è poi proprio una Lettera? O una omelia? E non potrebbe essere un libro? E perché no, un trattato? Un enigma. E chi è l¿autore? Un rètore? Uno storico? Un esperto cultore del culto al tempio? Certo, un ebreo-cristiano di alto profilo, profonda cultura, sensibilità letteraria, calorosa spiritualità, un pastore attento e preoccupato. Ma chi è? Forse Paolo, Luca, Barnaba di Cipro. E non potrebbe essere Apollo? O continua a tenere campo la risposta di Origene: «Dio solo lo sa»? Un altro enigma. E a chi è indirizzato tale documento: agli ebrei in Gerusalemme, alla nazione ebraica in diaspora, alle comunità ebraiche in Alessandria? A sacerdoti del tempio, divenuti cristiani, ora in ripensamento? O alle comunità in Roma e dintorni, dislocate fino a Pozzuoli, via Ostia? Altro enigma. Una cosa è sicura: la Lettera agli Ebrei ha saputo attendere il suo tempo. Dopo duemila anni di difficile accettazione, è oggi scoccata la sua ora. Si fa sempre più strada la persuasione che il profilo di Gesù il Cristo con Ebrei si arricchisca di nuovi aspetti. L¿intreccio tra linguaggio specifico, immagini eloquenti, storia biblica, storia sociopolitica, paradossi, e gli scopi dimostrativi e persuasivi (retorici), catechetici ed omiletica che sottostanno compone il quadro di Ebrei, come accorato appello a vivere da pellegrini di Dio. Ebrei arricchisce il pensiero cristiano e il dialogo interreligioso, in particolare ebraico-cristiano. Commento di C. Marcheselli. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.