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Il filosofo americano John Rawls l'ha rivisitato e ha proposto una nuova prospettiva di giustizia basata sull'equità sociale. Basare la giustizia sull'equità in questo modo significa sperare che i principi concordati congiuntamente dai partner sotto il "velo dell'ignoranza" non possano essere violati o messi in discussione da loro una volta impegnati nella vita civile. A tal fine, la conseguenza è la solidarietà che lega i diversi partner. Questa solidarietà non porta all'uguaglianza delle opportunità ma all'uguaglianza delle opportunità, per dare a tutti la possibilità di avere successo e svilupparsi. Quindi, questo presuppone la creazione di strutture di base, che sono le istituzioni di base. Così, attraverso il principio di uguale libertà, John Rawls dimostra che la libertà è un principio sacro che deve essere concesso e garantito agli individui senza restrizioni. Attraverso il principio della differenza, l'autore della Teoria della Giustizia sottolinea che la lotta contro le disuguaglianze sociali procede dall'elevazione degli strati minoritari.