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Agli inizi del '200 Amalrico di Bène, maestro nelle arti liberali, passa a insegnare teologia a Parigi. Poco dopo la sua morte, al tempo delle prime censure ecclesiastiche di Aristotele (1210), maestri e studenti accusati di seguire le dottrine di Amalrico sono condannati al rogo come eretici. Nessuno scritto del maestro e dei presunti discepoli si è conservato. Si sono così potute formulare ipotesi disparate, spesso fantasiose, per spiegare quella condanna, cui ne seguirono altre. Il saggio esamina le prime testimonianze biografiche e dottrinali, riportando ciascuna di esse nel contesto…mehr

Produktbeschreibung
Agli inizi del '200 Amalrico di Bène, maestro nelle arti liberali, passa a insegnare teologia a Parigi. Poco dopo la sua morte, al tempo delle prime censure ecclesiastiche di Aristotele (1210), maestri e studenti accusati di seguire le dottrine di Amalrico sono condannati al rogo come eretici. Nessuno scritto del maestro e dei presunti discepoli si è conservato. Si sono così potute formulare ipotesi disparate, spesso fantasiose, per spiegare quella condanna, cui ne seguirono altre. Il saggio esamina le prime testimonianze biografiche e dottrinali, riportando ciascuna di esse nel contesto originario. La vicenda è riletta sullo sfondo della nascita dell'Università di Parigi e dei conflitti di autorità legati al controllo dei docenti e dei loro insegnamenti. Dietro le condanne si intravedono i profili dei teologi formatisi nella scuola cattedrale di Notre-Dame, preoccupati, di fronte alla minaccia costituita dai libri naturales di Aristotele, di ridefinire confini e statuto del proprio sapere. Si sforzano così di delimitarne il campo, contrastando energicamente la temuta invadenza da un lato dei logici, dall'altro degli apocalittici e dei profeti della storia. In questo clima l'opuscolo denigratorio del cistercense Garnerio di Rochefort, il Contra amaurianos, che accomuna polemicamente Amalrico e gli amalriciani a Gioacchino da Fiore, appare come la premessa della condanna dottrinale di entrambi da parte del IV Concilio Lateranense (1215).
Autorenporträt
Rosario Lo Bello è docente di Storia della teologia medievale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca presso la Facoltà Teologica di Palermo (2005), ha collaborato in qualità di contrattista (2005-2010) al Progetto di Ricerca di Interesse nazionale 'Hermes Latinus. Filosofia della natura e teologia: edizioni, studi e censimenti di testi ermetici e alchemici nel Medioevo e nel Rinascimento', coordinato da Paolo Lucentini presso il Dipartimento di Filosofia e Politica della Università degli Studi di Napoli 'L'Orientale'. Con Vita e Pensiero ha pubblicato Resistenza profetica. Arnaldo di Villanova e i frati minori (2014).