Il breve trattato De memoria et reminiscentia è l'unico scritto in cui Aristotele indaga le attività del ricordare e del richiamare alla memoria. Esso costituisce un tassello fondamentale del progetto di una scienza dell'anima o psychologia intrapreso da Aristotele con il De anima: la memoria è infatti una di quelle funzioni comuni all'anima e al corpo che, insieme alla percezione, al sonno, all'attività onirica e alla respirazione, sono oggetto dei Parva Naturalia, scritti di fisiologia che completano l'indagine sull'anima. La teoria aristotelica della memoria rappresenta un punto di svolta già in età antica: Aristotele la elabora in chiara opposizione a Platone, per il quale il ricordare, connesso alla dottrina dell'anamnesi, ha un ruolo centrale per il pensiero. Questa nuova traduzione italiana, svolta sulla base di una recentissima ricostruzione dello stemma codicum del testo greco, offre per la prima volta uno strumento completo per lo studio di questa parte fondamentale della psicologia aristotelica. L'introduzione, le note di commento e gli apparati bibliografici tengono conto degli studi più recenti sul De memoria e sull'epistemologia di Aristotele. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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