Mercurio è indicato come "spirito", sostanza per gli alchimisti e "Pietra". È perciò quel dio imprigionato nella materia che in ultima istanza deve essere liberato. E per questo è identico al Lapis, la "pietra dei saggi" o farmaco benedetto, immortale di cui C. G. Jung, il padre della psicologia analitica fornisce lungo tutto il suo opus alchymicum più di un'immagine "vivificante". Il Mercurio a detta di Jung è in definitiva l'inconscio collettivo stesso nelle sue illimitate qualificazioni. L'autore nel presente volume si muove in un groviglio di analogie e metafore menzionando testi antichi e latini referenti la letteratura junghiana in una complessa rete di sinonimie atte a rappresentare il Mercurio stesso, parallelo d'eccezione della "sostanza psichica" a cui Jung ha dato atto del soggetto di ramificarsi in una vasta problematica psicologica. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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