Sulla cima di una collina, immersa in uno scenario quasi idilliaco, si erge una graziosa e antichissima villa denominata "Bocca d'Inferno". L'infelice appellativo, sebbene non le renda giustizia, profetizza il dolore e le sofferenze dei protagonisti del racconto: le infauste vicende di Nina e Raimondo che scrivono di Eleonora e Alberto, s'influenzano reciprocamente fino a legarsi in maniera indissolubile tra loro. Basato sul sentimento amoroso, filo rosso della narrazione, il testo si prefigge di sensibilizzare e educare il lettore sui disagi psichici giovanili e le loro inevitabili conseguenze sulla vita famigliare. Le difficili tematiche affrontate mostrano, tuttavia, come sia possibile ritrovare un proprio equilibrio attraverso una fondamentale presa di coscienza nei confronti della vita. Attraverso la forza dell'amore e un tempestivo sostegno psicologico, è possibile uscire dalla sofferenza che molte volte affligge i giovani. Spesso il dolore non deve essere evitato, celato ma analizzato e trasformato in un arricchimento personale: questa è la vera forza. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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