Le vicende del castello e della "citta" di Ninfa, a partire dagli ultimi anni del Duecento s'intrecciano strettamente con quelle della famiglia Caetani. Il momento culminante e l'8 settembre 1298 quando il ninfesino Bartolomeo da Tagliacozzo, procuratore degli uomini e della intera universita di Ninfa, vende per duecentomila fiorini d'oro a Benedetto Caetani, che li acquista a nome del padre Pietro, tutti i diritti di uso pubblico del castello di Ninfa. L'intera operazione si conclude poi in Roma il 10 febbraio 1303 con la ratifica da parte di Bonifacio VIII, zio di Pietro II Caetani. La storia dell'insediamento e dell'incastellamento di Ninfa fino al passaggio in proprieta alla famiglia Caetani viene qui ricostruita, accompagnata in appendice dal regesto dei documenti relativi all'acquisizione.
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