Il volume di versi di Heiner Müller che riproponiamo nella collana Adamàs, Non scriverai più a mano, resta l¿unica raccolta pubblicata in Italia, grazie alla traduzione di Anna Maria Carpi, del grande drammaturgo tedesco. I testi che compongono l¿antologia sono stati scelti da Durs Grünbein. In questo volume la storia della Germania si confonde con la storia occidentale e il destino degli uomini comuni si intreccia con il destino delle figure di grandi poeti della nostra tradizione: Orazio, Shakespeare, Lautréamont, l¿amato Brecht. Le loro voci, che compaiono come assoli o fiati di fantasmi nelle diverse composizioni del volume, ci suggeriscono qualcosa sul ruolo del poeta nell¿Europa centrale, perché sono «rovine i poemi, come i corpi, a lungo amati e ora fuori uso, sul cammino della stirpe non infinita che ha sempre bisogno di qualcosa fra i versi un lamento». Come nel testo teatrale Anatomia Tito Fall of Rome. Un commento shakespeariano, Heiner Müller riesce quindi a piegare la condizione postmoderna a uno sguardo proprio, fatto di lirismo critico ma tragico e, proprio per questo, tanto più etico. Anche l¿evocazione delle due Germanie, ancora divise, è la figurazione di un destino di contrapposizioni e di scontro al quale bisogna dare un senso diverso e nuovo: «Traverso il confine cresce e cresce l¿erba. L¿erba va strappata non smette di crescere traverso il confine». (Vincenzo Frungillo) Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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