Con sguardo analitico don Luigi Ciotti racconta cosa sono diventate nel tempo le mafie, in Italia e a livello internazionale, alla luce della conoscenza acquisita sul campo in oltre vent'anni: dalla denuncia delle narcomafie alle prime campagne di sensibilizzazione in Sicilia, dopo le stragi Falcone e Borsellino, fino alla fondazione e diffusione di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie". Ciotti ha accettato di violare la promessa che aveva fatto a se stesso - di non offrirsi mai a libri dal sapore autobiografico per parlare soprattutto dei tanti compagni di viaggio che in questi anni lo hanno sostenuto: giovani, uomini e donne di buona volontà, molti di loro parenti delle vittime di mafia. Lungo la narrazione don Luigi si lascia andare a ricordi commoventi e a tante rivelazioni, anche sulle minacce ricevute. Eppure, il suo sguardo è proiettato con speranza sul futuro. Per il sacerdote la mafia non è un destino ineluttabile a cui siamo condannati, c'è possibilità di scegliere. Fare cultura della legalità significa promuovere assunzione di responsabilità da parte di tutti: cittadini e istituzioni. La prima riforma da fare oggi è la "riforma delle coscienze". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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