«Notti di sonnambulo a occhi aperti» di August Strindberg fu pubblicato tra il 1884 e il 1890. Il poema, composto di una poesia introduttiva e cinque sezioni lunghe, offre uno sguardo ravvicinato sul laboratorio creativo di uno dei maggiori autori europei che operarono a cavallo tra Ottocento e Novecento. Il febbrile e contradditorio soggetto strindberghiano si palesa compiutamente, in un racconto autobiografico e di viaggio in versi, che mentre apre nuovi orizzonti europei, in Francia e a Parigi, torna con la memoria ai luoghi della formazione del protagonista, nella natia Stoccolma, per un commiato critico. Il carattere composito del poema, tra digressione e lirismo, esperienza intima e appello pubblico, assieme alla dislocazione del soggetto, la sua esperienza dello shock urbano nella capitale francese e lo scontro con l'esibita fantasmagoria del progresso tecnico-scientifico nel pieno della Belle Époque, sono aspetti che rendono le «Notti» un'opera viva, significativa anticipazione del "long poem" novecentesco. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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