L'uso di eroina negli spazi pubblici è tornato a manifestarsi con forza, evocando immagini che sembravano appartenere a un tempo passato. Nei discorsi contemporanei, le scene aperte del consumo di droghe sono comunemente ridotte a una delle battaglie che conducono le città contro il degrado e l'illegalità oppure vengono trattate attraverso la retorica della sofferenza. A ben vedere, il fenomeno è più complesso: a Milano, per esempio, a partire dal 2015 il Boschetto della droga di Rogoredo ha avuto un impatto profondo sulla vita urbana. Frutto di un'etnografia iniziata nel 2017 e aggiornata fino al 2024, questo saggio non si limita a descrivere lo spazio della scena aperta del consumo di droghe e ripensa l'immaginario in cui lo spettacolo della siringa è un luogo di rabbia e di condanna. In tale prospettiva, la città diventa un osservatorio privilegiato non solo delle pratiche di violenza e oppressione, ma anche di quelle di (r)esistenza. Con la contromappatura della quotidianità nella più grande area di vendita e uso di droghe del Nord Italia degli ultimi tempi, il libro si propone di restituire dignità alle persone coinvolte e offre a chi legge una prospettiva inedita su una realtà troppo spesso semplificata. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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