L¿oscurità esiste solo in funzione della luce. Quando spalanchiamo una finestra in una stanza buia, essa viene invasa dalla luce: tutto ciò che non era accessibile alla nostra vista, di colpo lo diventa. Il buio non può uscire dalla stanza e invadere l¿ambiente circostante. Esso può soltanto essere illuminato entrandoci, e quindi scomparire poiché fenomeno illusorio. Questa idea non è rimasta nel mero campo dell'astrazione, ma mi ha guidata nella stesura delle poesie in cui ho voluto illuminare con la mia attenzione tutto quanto fino a quel momento non avevo voluto guardare: accadimenti, ricordi, dolori, sogni. E ho scoperto che sotto la luce ogni cosa non solo poteva essere resa consapevole, ma soprattutto lasciata libera. Il buio è solo un potenziale di luce inespresso che attende di essere liberato. «Trovarsi nell¿opera di Marina Del Naia è come riscoprirsi in corso d¿acqua di montagna, liberi tra le alture; un fiume che ascoltiamo scorrere potenzialmente oltre le sponde del fiume stesso». (dalla prefazione di Annalisa Davide) Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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