La svolta molecolare ha ridefinito a qualsiasi livello gli approcci, la portata e la pratica delle scienze della vita, dalla biologia cellulare all'ecologia. Oggi, invece, sembra che ci si trovi di fronte a quella che potremmo definire la svolta computazionale. Facendosi strada fuori dai piccoli laboratori, la ricerca biologica ha iniziato a costituirsi in grandi istituti, complessi centri dove molti scienziati operano industriosamente. La biologia è insomma diventata "grande". I fenomeni biologici non sono più soltanto qualcosa che si può osservare e manipolare negli esperimenti, sono anche una sequenza di simboli che si può "aprire", "esplorare", "confrontare" e infine codificare all'interno di un database che ordina, classifica e struttura i dati. Le banche dati danno quindi forma alla conoscenza biologica e stabiliscono il valore scientifico dei dati raccolti. Nasce così l'interrogazione intorno alla natura di queste innovazioni tecnologiche ed epistemologiche; se è vero che i Big Data stanno cambiando il volto delle scienze, allora lo scopo di questo volume è proprio quello di fornire un'analisi filosofica di come e perché questo accada. Prefazione di Silvano Zipoli Caiani. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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