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La flora brasiliana è una delle più ricche di biodiversità, con migliaia di specie già catalogate, tra cui molti alberi da frutto selvatici. Il genere Physalis, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, è un albero da frutto selvatico presente nelle regioni temperate, calde e subtropicali, grazie al suo adattamento a diversi climi e tipi di suolo. Le specie con il più ampio adattamento ecologico e comunemente presenti in Brasile sono Physalis angulata e Physalis peruviana. Conosciuto popolarmente come camapu, è un frutto esotico climaterico avvolto da un calice che serve a proteggerlo dalle…mehr

Produktbeschreibung
La flora brasiliana è una delle più ricche di biodiversità, con migliaia di specie già catalogate, tra cui molti alberi da frutto selvatici. Il genere Physalis, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, è un albero da frutto selvatico presente nelle regioni temperate, calde e subtropicali, grazie al suo adattamento a diversi climi e tipi di suolo. Le specie con il più ampio adattamento ecologico e comunemente presenti in Brasile sono Physalis angulata e Physalis peruviana. Conosciuto popolarmente come camapu, è un frutto esotico climaterico avvolto da un calice che serve a proteggerlo dalle condizioni ambientali avverse e a prolungare la vita utile del frutto. Le specie di questo genere presentano un lungo elenco di costituenti chimici che hanno suscitato l'interesse dei ricercatori. Oltre che per il consumo fresco, il frutto viene utilizzato anche per la produzione di marmellate casalinghe, indicando la presenza di pectine. In questo contesto, lo studio dei composti bioattivi e l'estrazione e la caratterizzazione dei polisaccaridi dal frutto di Physalis angulata è rilevante, in quanto si tratta di un frutto autoctono che è stato poco esplorato nell'area dell'ingegneria alimentare.
Autorenporträt
Lebensmitteltechnologe (UTFPR), Master in Lebensmittelwissenschaft und -technologie (UEPG) und Doktor in Lebensmitteltechnik (UFPR) mit einer Promotionsphase an der University of Manitoba (Winnipeg-Kanada). Sie hat Erfahrung im Qualitätsmanagement, in der Hochschullehre und in der physikalisch-chemischen und instrumentellen Lebensmittelanalyse.