I saggi confluiti in «Poesia e non poesia» furono pensati inizialmente come appartenenti a un¿opera di storia della cultura (e non solo di storia della poesia). Ecco come Croce presentava il primo di questi saggi, apparso inizialmente sulla Critica: "Nella penuria di nuovi libri da recensire fruttuosamente, ho pensato di togliere occasione da ristampe e studî, alcuni recenti alcuni di qualche anno addietro, per riesaminare i problemi critici che suscitano i principali scrittori, italiani e stranieri, del secolo decimonono". Formulando il proposito di dedicarsi soprattutto a lavori storici, e nell¿impossibilità, a causa della guerra, di rivolgersi alla storiografia politica, scrive a Gentile "per ora sono costretto alla storia della poesia". Riguardo al titolo (che, come è noto, ha suscitato nel tempo critiche anche molto violente al ¿metodö che sottenderebbe), va osservato che esso, letto nella compagine complessiva del pensiero crociano, non sta a indicare solo l¿opposto della riuscita poetica, ossia l¿impoetico, il brutto, ma anche l¿altro dalla poesia, ovvero la riflessione teorica, o quanto sotto le spoglie della poesia si propone un¿azione pratica. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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