Una bambina gioca nelle strade del Lido di Venezia sulle note di Debussy: così comincia l¿itinerario che le poesie di Giulia Giudice percorrono con leggerezza e intensa visibilità emotiva. I luoghi sono stazioni del pensiero, stazioni dalle quali il pensiero riparte a tessere una trama di cerchi, come le onde nell¿acqua. Il tempo va e rifluisce; ma nella straordinaria memoria dell¿autrice non ha risacche, bensì piuttosto si versa nel futuro; si fa specchio infinito. Nelle Poesie del tempo sospeso, composte dalla raccolta omonima e dalla silloge Se appena la mattina non diluvia, la storia personale diventa lettura di quella cosmica, la città è immagine della civiltà in una misura che tempera la sagace tensione all¿oltre con l¿ironia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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